Magic Mirror Series: colleghi di lavoro
Altra tipica creazione Giapponese, una via di mezzo tra una candida camera e un grande fratello. Vengono reclutate coppie di colleghi di lavoro, in mezzo alla strada: accetteranno la proposta di fare sesso tra loro in cambio di soldi?
Molti dei film della serie si trovano in streaming, temo che non ce ne siano sottotitolati.
-
Altri interpreti:
I protagonisti sono tutti colleghi di lavoro, reclutati per la strada
Attenzione! Il seguente sommario contiene spoiler.
Questa scheda è anomala in quanto non si riferisce specificamente ad un film quanto piuttosto a una serie, molto popolare in Giappone e per certi versi indicativa di alcune caratteristiche tipiche del popolo del paese del sol levante o, meglio ancora, dei loro gusti in fatto di sesso e di pornografia.
Non ci sono attori professionisti, non ci potrebbe essere nulla di più amatoriale. La produzione attrezza un camioncino e parcheggia in qualche posto frequentato, in molti casi la città sullo sfondo è Tokyo ma ce ne sono anche altre.
All'interno del camion c'è una rudimentale camera da letto, con pochi comfort e moltissime telecamere e una delle fiancate è costituita da uno specchi magico (da cui il titolo di questa e di altre serie analoghe) ovvero una vetro semitrasparente per cui dall'interno si può vedere fuori ma non viceversa. In altre parole all'interno del camion c'è un po' di privacy ma si vede comunque la gente passeggiare a pochi metri di distanza, attraverso lo specchio.
Piazzato il camion la produzione si mette in caccia, cercano coppie di colleghi, uomo e donna, che non siano fidanzati o sposati tra di loro e li invita a partecipare a una breve intervista. Dopo qualche domanda preliminare, di riscaldamento, si arriva alla proposta indecente: i due sono disposti a fare sesso tra di loro davanti alle telecamere in cambio di soldi?
Ripetiamo, si tratta di colleghi di lavoro, fermati casualmente per la strada.
La proposta indecente viene illustrata con un cartello o una serie di schermate su un computer che spiegano il "tariffario": se i due si limitano a strusciarsi un po', mentre lei è ancora vestita, 20.000 Yen (circa 180 euro). Se lo strusciamento continua dopo che lei si è tolta collant e biancheria intima, altri 30.000 Yen (270 euro), se accettano di fare sesso il montepremi si incrementa di altri 100.000 Yen (più o meno 800 euro) ma i due devono impegnarsi dato che è previsto un numero minimo di posizioni.
Sicuramente vi starà venendo il dubbio che sia tutto finto, per esempio in realtà sono tutti attori professionisti che fingono di essere dei semplici passanti. Sarà, però la serie conta decine e decine di film e almeno uno dei volti sarebbe stato riconosciuto dagli esperti del cinema giapponese.
Oppure potreste pensare che in realtà non stanno facendo sesso: stanno simulando, consci del fatto che la censura giapponese e i suoi pixeloni permetteranno di nascondere l'inganno. Questo ipotetico dubbio viene rapidamente chiarito guardando anche un solo episodio della serie: censura o non censura fanno sesso, impossibile immaginare qualcosa di diverso.
Pur non avendo nessunissima trama e nonostante la censura, i video sono quanto meno... interessanti. I personaggi coinvolti risultano come minimo credibili, la situazione cercata e studiata a tavolino mette alla prova la timidezza creando una situazione imbarazzante e da questo ne deriva una certa tensione erotica. I due protagonisti, superata la fase iniziale, finisco per eccitarsi e a volte anche a perdere un po' il controllo... una versione estremamente corta del grande fratello, più succinta e succulenta.
Commenti (0)