La vedova inconsolabile ringrazia quanti la consolarono

Titolo originale La vedova inconsolabile ringrazia quanti la consolarono, Genere Commedia sexy, Italia, Anno 1973, Durata 98 minuti

  • Titolo: La vedova inconsolabile ringrazia quanti la consolarono
  • Regia: Mariano Laurenti
  • Altri interpreti:

    Edwige Fenech: Caterina Prevosti
    Carlo Giuffré: Barone Carlo Niscemi, il ladro
    Didi Perego: Francesca, la madre
    Guido Leontini: Tano Santenocito
    Pino Ferrara: Nicolino Santenocito
    Enzo Andronico: il notaio
    Franco Ressel: l'avvocato di Caterina
    Mario Maranzana: Salvatore Santenocito, il marito di Caterina
    Fortunato Cecilia: il domestico
    Paola Arduini:
    Carla Mancini: seconda babysitter
    Luigi Antonio Guerra:
    Angela Leontini:

Attenzione! Il seguente sommario contiene spoiler.

Caterina è sposata con il il ricchissimo Salvatore ma questo muore improvvisamente in un incidente d'auto. Il de cuius non ha fatto testamento e secondo il notaio erediterà una somma modesta se non concepirà un figlio entro 300 giorni.

Tano e Nico, i fratelli di Salvatore, temono di essere ingannati e hanno ben poca fiducia nella virtù della giovane vedova e temono anche la mamma di Caterina, Francesca.

La bella vedova con sua madre

I fratelli del defunto organizzano un vero e proprio assedio attorno alla casa di Francesca e Caterina, per impedire che qualunque maschio si avvicini alla casa. Viceversa Francesca è intenzionata a mettere le mani sul patrimonio che la figlia potrebbe ereditare e prova a reclutare qualsiasi uomo fertile ma la cosa non è così semplice. L'avvocato è gay e quindi non adatto allo scopo, il cameriere è esageratamente brutto e Caterina si rifiuta di prendere in considerazione l'idea di andare a letto con lui, inoltre i due fratelli lo intercettano fuori dalla casa e gli impediscono di tornare al lavoro.

Il Barone Carlo Niscemi era indebitato con Salvatore, preoccupato per le sue cambiali la notte prova a intrufolarsi in casa per rubarle, intercettato da Francesca che lo spinge ad andare a letto con la figlia. Il barone ci prova ma fa cilecca, lui si eccita solo con Francesca e così la madre si impegna ad eccitare il ladro accogliendolo nel suo letto e facendosi sostituire dalla figlia al momento giusto.

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Nel frattempo Nico, cognato di Caterina, si intrufola in casa, convinto di andare a letto con la giovane finisce per farsi Francesca e così, trecento giorni dopo, nascono due bambini: uno di Caterina e del barone, l'altro di Francesca e di Nico.

Con i soldi dell'eredità Caterina e il ladro potranno vivere nel lusso e addirittura essere felici dato che lui si è innamorato a prima vista della bella donna.

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