Gloria Guida

  • Data di nascita: 19. Novembre 1955
  • Luogo di nascita: Merano

Scheda

La carriera artistica di Gloria Guida inizia nel 1972, a diciassette anni, quando partecipa a un concorso canoro con la canzone "L'uomo alla donna non può dire no". Nel 1973 la sua casa discografica prova a farla partecipare al festival di Sanremo ma la sua canzone viene esclusa. In quell'anno infuriò una forte polemica (che negli anni successivi è tornata a più riprese) secondo la quale al festival della canzone italiana molte interpreti erano ammesse per le loro doti estetiche più che canore e questo fatto deve aver contribuito non poco all'esclusione della bella e giovane Gloria Guida.

Gloria sfonda come attrice più che come cantante, il primo film è La ragazzina, seguito subito da La minorenne. In entrambe le pellicole i protagonisti sono giovani ricchi e annoiati, sessualmente molto emancpati.

Nel 1975 è la volta di Blue Jeans, film seguito da La novizia e Quella età maliziosa ma è il quarto film interpretato quell'anno a creare una stella, un personaggio: la liceale.
E' questo il personaggio che le si appiccica addosso, quello della ragazzina giovane, ovviamente belle, non troppo innocente e piuttosto disinibita.

I film che gira sono a basso costo, si risparmia sulla sceneggiatura e sui dialoghi ma al pubblico piacciono moltissimo,lei e Edwige Fenech interpretano ruoli che fanno incazzare le femministe ma che al pubblico piacciono moltissimo.
Nella foto qui sotto è insieme a Lilli Carati per il film Avere vent'anni

Avere ventanni Lilli Carati e Gloria Guida

Alla fine degli anni settanta incontra Johnny Dorelli e lo sposa, la coppia ha un figlio e Gloria si ritira gradualmente dalle scene per dedicarsi alla famiglia.

In un'intervista rilasciata nel 1976 ha detto:

Certo, mi spoglio, ma quasi mai sono stata vista nuda nell'atto dell'amplesso. Mi si vede attraverso il buco della serratura, sotto la doccia, in bagno. Non è colpa mia se anche nel cinema ci sono i guardoni. Il filone sexy di bassa lega non piace neppure a me. I miei film hanno un significato anche nelle scene che vengono incriminate o giudicate malamente.

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