Il vizio preferito di mia moglie

Titolo originale Il vizio preferito di mia moglie, Genere Pornografici, Italia, Anno 1988, Durata 77 minuti

Interpretato, oltre che dalla bellissima Lilli Carati, anche da un giovane Rocco Siffredi quando ancora usava il nome Rocco Tano.
Per quello che ci risulta il fim non è semplice da trovare, sembra sparito anche dal circuito dei dvd e in digitale non si trova. Noi abbiamo visto una copia di scarsa qualità chiaramente riversata da una cassetta VHS.

  • Titolo: Il vizio preferito di mia moglie
  • Regia: Giorgio Grand
  • Altri interpreti:

    Lady Godiva

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Attenzione! Il seguente sommario contiene spoiler.

Questo film ha parecchie caratteristiche in comune con il una moglie molto infedele, tanto che può per certi aspetti esserne considerato il seguito. La sceneggiatura mantiene quella impostazione un po' boccaccesca, oltre a proseguire nella storia precedente, battute, doppi sensi e gag sono sparsi a piene mani nel film, un po' come in uso nella commedia sexy. Vero è che in un film hardcore un doppio senso ha un effetto un po' esilarante, comunque di sicuro una trama il film ce l'ha.

La signora Ferroni (Lilli Carati), molto bella e anche un po' zoccola, non è particolarmente fedele al marito e non disdegna i regali dei vari amanti.

Il film si apre con l'incontro tra la signora Rossi (Tracey Adams) e una investigatrice privata, la donna ha assoldato la professionista alla ricerche di prove delle infedeltà del marito ma la detective le consegna delle fotografie non risolutive, in nessuna delle foto infatti il marito fedifrago è ritratto abbastanza chiaramente. La signora Rossi infatti non riesce a riconoscere suo marito ma nelle foto si vede chiaramente una sua vecchia conoscenza, la signora Ferroni appunti, affaccendata in evoluzioni sessuali extraconiugali e così pensa a un piano per ricattarla e allontanarla dal marito.

La Ferroni riceve a casa una busta contenente delle foto molto compromettenti e una lettera ricattatoria: se non vuole che quelle foto siano recapitate a suo marito deve stare alla larga dal signor Rossi ma la Ferroni non è tipa da sottostare ad alcun tipo di ricatto e così chiama una sua vecchia conoscenza, l'investigatore privato Mr K. Quest'ultimo è un professionista e infatti si pagare in denaro sonante ma come extra non disdegna un pagamento in natura.

Mr Kappa si mette a pedinare la signora Rossi con tale abilità che la donna se ne accorge subito e lo affronta. Il Detective si spaccia per un ispettore di polizia e spiega di essere impegnato a seguire un caso di ricatto in cui è coinvolta l'investigatrice assunta dalla Rossi. Il falso ispettore minaccia la Rossi prospettandole 15 anni di prigione, dato il suo coinvolgimento nel ricatto. Per evitare di coinvolgerla nell'accusa di estorsione bisogna raggiungere un compromesso: da un lato c'è una bella donna spaventata "disposta a tutto" e dall'altra un finto poliziotto, incorruttibile, sensibile al fascino di una bella donna. Insomma con questo trucco Mr Kappa se la scopa e un complice nascosto fotografa l'amplesso. Anche la seconda del film si conclude con una sborrata sulle tette.

Il marito infedele della gelosissima signora Rossi, interpretato da Rocco Siffredi, è in casa seduto su un divano a chiacchierare con due amiche, Lady Godiva e la Ferroni/Carati. Quest'ultima racconta ai due amici di letto le ultime novità, ovvero il tentativo della moglie gelosa di incastrare il marito con delle foto compromettenti, la presenza dell'investigatrice privata mette a rischio la libertà sessuale di tutto il gruppo ma la Ferroni tranquillizza tutti spiegando di avere la situazione sotto controllo e per allentare la tensione suggerisce una bella scopata a tre.

A questo punto la Ferroni gioca la sua mossa: Mr Kappa consegna alla Ferroni le foto in cui sono ripresi mentre scopano, facendole capire di averla in pugno. La Ferroni incontra la Rossi e mette tutte le carte sul tavolo, ammette le infedeltà sue, del marito e di tutta l'allegra combriccola ma propone alla rivale di unirsi al gruppo invece di accanirsi con una inutile gelosia. Le due prima si fanno tra di loro e poi preparano la festa in maschera

Seguendo un cliché piuttosto diffuso nei film dell'epoca il film si conclude con un'orgia finale: tutti insieme appassionatamente si ritrovano in un poco plausibile party in costume dove tutti scopano tutti.

Il film è stato giudicato terribile dalla critica ed è stato apprezzato dal pubblico molto meno del suo predecessore. In effetti il secondo film hardcore di Lilli Carati è decisamente inferiore al primo e almeno due difetti sono troppo pesanti per non notarli: la colonna sonora è veramente terribile, una delle peggiori e l'orgia finale dura qualcosa come venti minuti!

Tutti insieme appassionatamente

Ultime annotazioni: non è affatto vero che non ci sono scene anali nei film hard di Lilli Carati: lei personalmente non lo prende ma altre attrici sì, in questo non mancano nemmeno le doppie penetrazioni con protagonista l'ottima Lady Godiva. Sottolineiamo infine l'ottima intesa tra la Carati e Tracey Adams, la scena lesbo tra le due è forse la migliore del film.

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