La dolce vita

Genere Pornografici, Italia, Anno 2003, Durata 140 minuti

Uno dei migliori film di Salieri, una trama sofisticata, grande abbondanza di anal: quasi non c'è una scena di sesso senza una penetrazione anale, una delle manie del regista. Sceneggiatura, cast, comparse, scene all'aperto... tutti elementi molto rari nel porno e che hanno contribuito a rendere La dolce vita uno dei migliori film del suo genere.

  • Titolo: La dolce vita
  • Altri interpreti:

    Bambola: Maria Somma, la ragazza di Francesco
    Francesco Malcom: Francesco Litteri, il protagonista
    Alicia Kiss: Carmela Esposito, figlia di don Vincenzo
    Simony Diamond: Antonietta Esposito, figlia di don Vincenzo
    Steve Holmes: Marino Levi: farmacista e strozzino (detto sputazza)
    Riccardo Cafaroali: il signor Litteri, padre di Francesco
    Lorenzo Micoli: Aldo, coinquilino di Francesco a Milano
    Katsuni: Gilda Cristian, star del cinema italiano
    Alexandra Blake: prostituta
    Remigio Zampa: Lello, protettore e coinquilino della prostituta
    Venere Bianca: Filomena, la madre di Maria
    Horst Baron: playboy romano
    Silvia Cristian: Adele, impiegata in un'agenzia cinematografica romana
    Ramon Nomar: il principe Assan
    Romana Jess: aspirante attrice
    Rita Faltojano: amica del playboy romano
    Richard Langin: amico del playboy romano
    Sebastian Barrio: amico del playboy
    Michelle Wild: Marina, collega di Francesco
    Uma

    Gabriella Zaccaro
    Massimo Cella
    Alfredo Prete
    Ciro Grano
    Antonio Iorio
    Marcello Borsa
    Roberto Parlato
    Pierluigi Ortisei
    Fernando Imparato
    Giancarlo Paradisi

Attenzione! Il seguente sommario contiene spoiler.

Un anziano ricorda la sua vita raccontando la sua bucolica gioventù, nel sud Italia degli anni cinquanta, in mezzo ai campi e alla natura incontaminata... bei tempi quelli!
Erano i tempi in cui, ragazzino e cresciuto in una famiglia di contadini, si divertiva a guardare sotto le gonne della sua amata Maria quando lei era in cima a una scala per raccogliere della frutta. Erano i tempi in cui alle feste del paese si ritrovavano il parroco, Filomena (madre di Maria e donna più bella del paese), don Marino Levi (farmacista del paese e strozzino) e anche don Gennaro Ajello, il guappo.
Proprio a una di queste feste Francesco Litteri, il protagonista del film, riesce a baciare Maria e con lei comincia ad immaginare un futuro da sposati.
Carmela e Antonietta Esposito, le figlie di don Vincenzo, hanno bisogno di un prestito per comprare dei vestiti alla moda e non sfigurare con i loro nuovi amici che vengono da Napoli, dalla città, e così si rivolgono a don Marino che in cambio non vuole solo gli interessi ma anche sesso. Le due sorelle accettano e approfittano della particolare serata per avere una buona scusa con i genitori e vanno a casa del farmacista dove accettano di fare sesso a tre. Per quanto giovani e cresciute nella campagna incontaminata una certa esperienza dimostrano di averla, dopo aver fatto provare al signor Levi tutti i possibili orifizi lo lasciano soddisfatto della serata e dell'affare.

Il farmacista e le due sorelle

Arriva lo stato (con la s minuscola) e non lo fa nel migliore dei modi, funzionari del governo infatti arrivano per espropriare le terre della famiglia Litteri per costruire l'autostrada ma il capofamiglia non ne vuole sapere di cedere, fiero di essere contadino vuole mantenere la tradizione di famiglia che dura da quattro generazioni. Quando la notizia del passaggio dell'autostrada e degli espropri si diffonde, in paese le reazioni sono contrastanti. Filomena, ad esempio, invidia l'opportunità che ha la famiglia Litteri di guadagnare dei soldi e trasferirsi in città, lasciando il piccolo paesello di provincia e una vita che a lei sembra molto noiosa. Proprio questo argomento, i soldi offerti in cambio delle terre, provoca una discussione a casa di Maria e la ragazza se ne va, molto arrabbiata, e corre a farsi consolare da Francesco.
I due iniziano a baciarsi e subito Maria se lo ritrova in mano, duro come un bastone. I due ragazzi fanno anche opera di bene: sanno che mentre loro sono appartati un inoffensivo vecchietto li guarda e quindi loro fanno sesso anche per altruismo, per dare al guardone la possibilità di sfogarsi un po'... Tolti i collant (che alla negli cinquanta in Italia ancora non c'erano, per amor di precisione), Francesco dimentica il vecchietto e inizia a penetrare Maria e quando lei chiede di metterglielo dietro lui la accontenta.
Intanto gli ingegneri decidono di provare a usare metodi diversi, dato che con le buone non riescono a convincere il signor Litteri a cedere le sue terre, si rivolgono a don Ajello, per farsi aiutare nell'impresa. Il camorrista dimostra di non essere completamente malvagio dato che impone ai messi governativi condizioni pesanti per aiutarli, pesanti e vantaggiose soprattutto per i Litteri (ah, se i veri mafiosi fossero davvero così...).

Per una di quelle strani che a volte capitano nelle terre in cui imperversa la mafia, la stalla dei Litteri va a fuoco. L'incendio e la nuova offerta, che ora grazie all'aiuto di don Gennaro comprende anche un posto di lavoro a Milano per Francesco, ora viene accettata.

Negli anni cinquanta trasferirsi dalla campagna di Napoli a Milano era equivalente a spostarsi in Australia, avuta la notizia Maria rimane sconvolta e decide di lasciare il fidanzato, guardandolo malinconicamente dal balcone mentre lui parte per andare a vivere a Milano.

In Nord Italia la vita di Francesco è dedita esclusivamente al lavoro, la sua unica distrazione sono i pacchi pieni di leccornie che la madre spedisce dal sud, le lettere d'amore che continua a scrivere a Maria e il suo amico Aldo, il fiorentino con cui condivide l'appartamento. Proprio Aldo convince Francesco ad uscire e ad andare a una festa dove il ragazzo conosce la famosa attrice Gilda Cristian, star del cinema italiano che si mette a ballare con Francesco per far ingelosire il suo accompagnatore.
Sarà anche una grande attrice ma di sicuro Gilda nella vita privata è una gran porcona: porta Francesco a fare un giro in macchina e poi, per l'esorbitante cifra di 50.000 lire (un mese di stipendio), lo convince a fare sesso con una prostituta, ne caricano una in macchina e dopo una velocissima trattativa sul prezzo e vanno a consumare a casa della puttana.
Mentre Francesco si scopa la troia in camera da letto Gilda chiacchiera con Lello, il protettore, e si fa scopare da lui. Inutile dire che in entrambe le stanze si pratica sesso anale...

Gilda e Francesco paparazzati

Dopo cinque mesi Francesco torna a casa, accompagnato dal nuovo amico Gino, deciso a fare una sorpresa a Maria. In paese trova una brutta sorpresa e scopre che la sua fidanzata è scappata di casa ed è andata a Roma a cercare fortuna. La scoperta è traumatica, i genitori di lei infatti gli spiegano che lei è rimasta sconvolta da una foto di Francesco e Gilda Cristian apparsa sulla copertina di un settimanale di gossip e di cui il ragazzo non era a conoscenza.
Al paesello la situazione precipita quando Gino, fratello di Francesco, traviato dalla frequentazione di pessime compagnie spara e uccide don Ajello, guappo del paese che in fondo non era così male. Il protagonista torna a Milano e si ritrova senza fidanzata e senza fratello, dato che questo passerà parecchi anni in prigione.

Filomena, la madre di Maria, decide di andare a Roma per cercare la figlia ma è senza soldi e in paese c'è solo un modo per avere dei soldi in fretta, in caso di necessità le donne vanno dal farmacista dove possono avere in prestito tutti i soldi di cui hanno bisogno, a tassi da usura e offrendo anche sesso e così il signor Levi riesce a soddisfare un desiderio represso durato tutta la vita. Don Marino fa indossare a Filomena della biancheria sexy che ha acquistato apposta per lei e finalmente se la scopa.

La signora Filomena va a Roma e si mette alla ricerca della figlia, comincia dall'agenzia dove la ragazza aveva iniziato a lavorare come attrice e lì riesce ad avere qualche notizia, una delle impiegate le confida che Maria è decisa a fare carriera nel mondo dello spettacolo ma ha pensato di prendere qualche scorciatoia, questo l'ha portata su una cattiva strada ma non è in pericolo, almeno non in pericolo di vita. Maria è finita nell'harem delle concubine del principe Assan, un ricco disposto a pagare bene pur di avere a sua disposizione una bella minorenne.

A casa dello sceicco

Per la  povera signora Filomena i guai non sono finiti, un playboy romano da strapazzo ha messo gli occhi su di lei e ha deciso di farsi la bella campagnola ricorrendo a un trucco miserabile: dopo aver ascoltato di nascosto parte della conversazione fra Filomena e Adele ha capito la situazione e così attira la bella paesanotta a casa sua millantando di poterla mettere in contatto con la figlia. La contadina abbassa la guardia e accetta di bere un bicchiere di... qualche droga che le toglie completamente i freni inibitori e la forza di volontà. Nel frattempo a casa del playboy arrivano dei suoi amici e si scatena un'orgia.

A Milano Francesco accetta la corte di Marina, una sua collega alla Società autostrade ma... sorpresa! I due nel film non scopano ma si sposano e basta. Al matrimonio partecipa tutto il paesello, anche il padre di Maria che ha perso sia la figlia che la moglie, entrambe inghiottite dalla dolce vita della capitale.

Francesco e Marina si trasferiscono a vivere a Napoli dove vivono una vita apparentemente serena ma, come dice il saggio protagonista, prima o poi tutti incontrano un Marino Levi sulla propria strada e infatti il farmacista che si scopa Marina insieme ad altre due donne.

Ormai anziano Francesco torna alla vecchia masseria, dell'autostrada che avrebbero dovuto costruire ancora non c'è traccia, a dimostrazione del realismo del film. Dalla finestra della casa vicina una suora lo osserva di nascosto, è Maria, ancora segretamente innamorata di lui.

Commenti (0)

Lascia un commento

Stai commentando come ospite.