Orgasm Pantyhose Footjob Heaven

Genere Japan Adult Video, Giappone, Anno 2016, Durata 240 minuti

Il film potrà piacere solo agli amanti del genere, è un'interminabile compilation di scene che hanno come protagonisti piedi, gambe, calze e collant. E' disponibile solo in versione censurata e in tutto il film non c'è neanche una penetrazione.

  • Titolo: Orgasm Pantyhose Footjob Heaven

Attenzione! Il seguente sommario contiene spoiler.

Il film è un collage di scene che sono state usate anche in altri film, non c'è una trama ma solo un tema comune in tutti i capitoli: gambe, piedi, calze e collant. E' un film di lunghezza esagerata, le scene di sesso dei film JAV sono spesso molto lunghe e in questo caso si va ben oltre la media, in totale sono due ore e venti minuti, divisi in sette scene.

Interessante notare che in tutto il film non c'è nemmeno una penetrazione, è una pellicola pensata per "gli intenditori" e potrà piacere solo agli amanti del genere.

Prima scena: la giovane dominatrice

Protagonista della prima scena è la giovane e bellissima Natsuki Hasegawa che qui interpreta il ruolo di una dominatrice. Senza nessuna spiegazione, accoglie un ospite seduta su un divano di pelle nera che ricorda da vicino tanti video che si trovano in rete, indossa una minigonna bianca, praticamente inesistente, che ha la sola funziona di mettere in evidenza per contrasto i collant neri. Oltre alle calze Natruski indossa tacchi alti e per tutta la scena si diverte a tormentare il povero ospite, chiaramente un succube.

Gli fa vedere le gambe, lo costringe a sdraiarsi sul pavimento, gliela fa annusare attraverso le calze e le mutande e poi lo spoglia, lo costringe a baciarle i piedi e poi comincia a praticargli un footjob, si siede sulla sua faccia e poi lo fa godere con i piedi, toccandogli il membro con le mani solo per qualche istante, giusto il tempo di versare del lubrificante sui piedi.

La prima scena dura 22 minuti e Natsuki resta sempre completamente vestita.

Seconda scena: La collega

Kanon Takigawa è la protagonista della seconda scena che inizia senza nessun tipo di preambolo. Lei è al lavoro, seduta a un minuscolo tavolo, è completamente vestita e per qualche imprecisato motivo inizia a masturbarsi infilandosi una mano nei collant mentre un collega è sotto la scrivania a guardare da vicino lo spettacolo. L'uomo deve avere il dono dell'invisibilità, infatti Kanon sente degli strani rumori ma non riesce a vederlo fino a quando non si concentra, riesce a individuarlo e lo acchiappa tenendolo stretto per la cravatta. la ragazza ha capito perfettamente che l'uomo la stava guardando mentre lei si masturbava e la cosa le piace moltissimo, tanto che si decide a concedere un bis.

Gli fa vedere gambe e piedi poi si siede sulla scrivania spalancando le gambe, dato che non porta le mutande la passera è ben visibile attraverso i collant neri. Senza togliere le calze e senza neppure romperle se la fa leccare, poi fa sdraiare il collega sul pavimento e comincia a giocare col suo membro, prima con le mani e poi con i piedi. Dopo qualche colpo riesce a farlo godere con un footjob, per tutta la durata della scena (una ventina di minuti) Kanon rimane sempre completamente vestita.

Terza scena: l'infermiera

Nella terza scena Mao Hamasaki interpreta un'infermiera, indossa la divisa d'ordinanza delle infermiere da film porno: camice, collant bianchi senza mutande, saldali e cappellino bianco. Seduta su un lettino per le visite sta parlando con un medico e improvvisamente comincia a provocarlo, mettendo in mostra le gambe sempre più su e facendogli notare che sotto le calze non indossa le mutande. Si sdraia sul lettino e si fa leccare i piedi, tra i due sembra esserci una certa intimità oppure lei è in grado di intuire i gusti del dottore.

Mao provoca il dottore, lo spoglia e comincia a praticargli un footjob, poi li fa sdraiare nudo sul pavimento e lo fa godere con i piedi. La terza scena dura 17 minuti e l'attrice rimane sempre completamente vestita, non ci fa dare neppure un'occhiata alle tette.

Quarta scena: la strega

La protagonista del quarto capitolo è l'attempata Honami Takasaka che per un qualche motivo è indossa solo la biancheria intima, calze autoreggenti nere, guanti neri e un cappello da strega. Sta intrattenendo un ospite su un divano in pelle nera che deve avere parecchie cosa da raccontare, il suo ospite è seduto sul pavimento e lei usa i piedi e le gambe per farlo eccitare.

Per motivi non perfettamente comprensibili Honami geme come un'ossessa mentre gli accarezza i pantaloni con i piedi, poi finalmente lo fa sdraiare e lo spoglia, gli accarezza tutto il corpo con i piedi velati e infine gli pratica un lunghissimo, interminabile footjob con cui lo fa godere. Sono passati altri 18 minuti e lei non ha neppure accennato a togliersi le mutande.

Quinta scena: pizzi e vinile

Reiko Kobayakawa è seduta su un divano in pelle nera (!!) indossando un body in vinile rosso sopra dei collant neri in pizzo. Già da quello che indossa si capisce che è una dominatrice e quando entra il suo ospite tutto diventa chiarissimo: l'uomo che entra nella stanza è un panzone in mutande con le mani legate dietro la schiena.

Reiko non si alza neppure dal divanetto, lo pesta, lo accarezza e poi comincia a massaggiargli il membro, in un primo momento lo accarezza sopra le mutande, poi infila le mani dentro i boxer dell'uomo e alla fine si decide a spogliarlo, lo fa sdraiare sul pavimento e si siede sulla sua bocca. Accaldata per il lavoro di lingua dei suo schiavo si apre il body mettendo in mostra le tette rifatte e quindi si decide a dare un po' di piacere al suo zerbino, facendolo godere con un footjob.

Sesta scena: lo stagista

Il sesto capitolo è ambientato in una improbabile ditta, in una specie di piccola sala riunioni in cui Minami Natsuki sta facendo un tremendo cazziatone a un collega. La donna indossa un completo nero cortissimo, scarpe alte e collant color carne, fin dall'inizio il rimprovero degenera in sex harassment. Minami provoca il giovane collega facendogli vedere le gambe, lo fa spogliare, se la fa leccare attraverso i collant e le mutande e lo obbliga a masturbarsi.

Il tormento prosegue, la donna si toglie la giacca e mette in mostra le tette, prende un po' in mano il cazzo del collega giusto per mantenerlo duro, senza togliersi nè calze nè mutande si struscia la passera sul memmbro eretto del malcapitato quindi comincia a fargli un footjob e lo fa godere così.

Settima Scena: la fotocopiatrice

C'è un grave problema tecnico nell'ufficio di Natsume Hinagawa: è finito il toner della fotocopiatrice, quando arriva un collega a cambiarlo lei si fa trovare seduta sul tavolino accanto alla macchina, indossa un vestito molto corto, scarpe nere col tacco alto e collant color carne, impossibile non notare le sue gambe soprattutto perchè lei fa di tutto per metterle in mostra. E' una dominatrice e il collega sembra essere uno schiavo feticista per cui la simbiosi è perfetta.

Lei si fa leccare i piedi, lo fa sdraiare sul pavimento e se la fa leccare attraverso i collant e le mutande; sempre senza spogliarsi la struscia sul cazzo duro del collega fino a godere, a questo punto si sfila i collant bagnati e li infila sulla testa dell'uomo, che apprezza. In un impeto di generosità si decide a farlo godere praticandogli un footjob a piedi nudi.

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